Perdita di lavoro: tre tipi di lavoratori a cui non vorresti dare il cv

 

town-sign-749613_1280In tempi di crisi hai sentito parlare della sensazione che si prova nel perdere il lavoro, forse ci sei passato anche tu e non è stato come te lo saresti mai immaginato. Non sapevi che la perdita di lavoro è vista come un virus letale ed altamente contagioso che si diffonde con simpatetiche confessioni da parte di chi ti ascolta.

Quando dai la notizia agli amici le reazioni sono inaspettate, scatta un’involontaria distanza che si frappone tra te e l’amico/il conoscente/l’ex collega, come se con una mano si coprisse la bocca per non respirare la tua stessa aria e con l’altra ti intimasse di stare lontano, di tenere la distanza, la giusta distanza per non contaminarlo.

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Bradley Cooper in Limitless

Chi ti circonda è terrorizzato dall’idea della tua condizione e vuole saperne il meno possibile, spaventato che tu possa chiedergli di pagarti un caffè perché adesso non hai un regolare stipendio (cosa che non avresti fatto nemmeno quando percepivi tredicesima, quattordicesima e bonus) o che il virus della perdita del lavoro gli si attacchi addosso con violenti attacchi di umane necessità.

Ma non è la sola gamma di reazioni anomale che incontrerete dopo aver perso un’occupazione, perché alla perdita seguirà la ricerca di un nuovo lavoro e ogni volta che vi presenterete porgendo il vostro curriculum, l’essere umano che avrete di fronte subirà un’istantanea mutazione proprio sotto i vostri occhi.

Ho individuato le tre principali tipologie di mutazione ad oggi riconosciute dalla specie homo-lavoratoris-mors-tua-vita-mea:

Lo passo al direttore

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Emily Blunt in Il Diavolo Veste Prada

I suoi modi sono garbati e formali, prima di te ha risposto con la stessa faccia di cuoio scamosciato ad infiniti altri questuanti. Il tuo curriculum finirà nella pila di altri similari prima di te, nella migliore ipotesi, se non parcheggiato su qualche scrivania per poi essere cestinato di fronte all’interrogativo senza risposta “e che ci faccio con questo??”

Al momento non stiamo cercando

Concreto, pragmatico e nemico delle false speranze questo tipo di lavoratore è molto attento al contesto aziendale e forse ti sta facendo un favore quando ti dice, traducendo l’eufemismo, che non hai la minima speranza di entrare a lavorare lì.

Per che ruolo si candida?

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Emily Blunt in Il Diavolo Veste Prada

Se la risposta è il ruolo coperto dallo stesso/a che si incarica di ritirare il curriculum ecco comparire sul suo viso l’inizio della mutazione: lo sguardo impietrito, l’impercettibile ticchettio della palpebra ed il cambio di tono di voce che sale di un’ottava nel pronunciare “lo passo al direttore” con la sostanziale differenza che rispetto al punto uno il vostro cv non toccherà nessuna scrivania ma passerà dalle mani del mutato direttamente al trita-carte.

Come comportarsi allora nella ricerca di lavoro in una selva di homo homini lupus? Prossimamente darò un’occhiata alle tipologie di contromosse alle mutazioni del homo-lavoratoris-mors-tua-vita-mea perché finché c’è curriculum c’è speranza.

 

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